L’animale sociale
Alle origini dell’amore, della personalità e del successo
D. Brooks, L’animale sociale, Codice Editore, 2012, 432 pagg.
La recensione del Centro Berne
Giornalista e divulgatore del New York Times Brooks ci racconta più specificamente le origini dell’amore, della personalità e del successo. E’ anche un buon riassunto delle tematiche psicologiche relative e poi essendo Brooks un grande giornalista correda il libro con aneddoti e storie molto divertenti e coinvolgenti.
Apre il libro questa affermazione: “L’inconscio non è solo importante, ma è il vero motore del nostro pensiero e delle nostre azioni, il reale e concreto fondamento della ragione. E l’uomo non è un animale razionale e individualista: al contrario, è un animale sociale, definito dalle relazioni con gli altri e legato ai suoi simili.”
E’ spiritoso anche il suo modo di trattare l’argomento seguendo la vita di due personaggi: Rob e Julia. Si innamorano, fanno l’amore, si sposano e diventano genitori, così Brooks parla dell’incontro, del processo decisionale, di invasione, di legami, di neuroni specchio, delle mappe mentali, di attaccamento. Poi fanno un figlio Harold e dunque, seguendo la sua crescita, si parla di apprendimento e poi di incontri e di adolescenza, di norme e di regole e poi di nuovo di innamoramento, di cultura, di lavoro, di autenticità, ecc. Harold incontra Erica, ma noi la conosciamo già perché l’autore ne ha già fatto la storia, prima da bambina e poi da grande.
Ovviamente si innamoreranno e noi ne seguiamo passo passo i sentimenti, i pensieri e i comportamenti: il bisogno disperato di fondersi e la ricerca dell’armonia, la nascita e l’evoluzione della coppia e così via fino alla morte che aprirà una squarcio sul senso della vita. Insomma potrebbe essere letto come un romanzo con uno psicologo che commenta qua e là gli eventi citando gli studi sperimentali più recenti sulla natura dell’animale sociale.
A me ha colpito molto questa frase bellissima e piena di implicazioni per noi che ci occupiamo di persone: “L’inconscio non è solo un territorio oscuro e primitivo di paura e dolore, bensì il luogo dove nascono dimensioni spirituali che vengono trasmesse ad altri individui e li contagiano. E’ un punto di raccolta della saggezza delle ere, contiene l’anima della specie … L’inconscio è meravigliosamente socievole. Questa nostra interiorità recondita, ma allo stesso tempo estroversa, vuole che ci espandiamo all’esterno e stabiliamo connessioni. Vuole che entriamo in comunanza con il lavoro, con gli amici, con la famiglia, con la nazione, con una causa. Vuole imbrigliarci nella densa rete di relazioni che sono l’essenza della felicità umana. Desidera con ardore l’amore e ci spinge verso di esso. Quel dono, fra tutti i piaceri che la vita può offrirci, è il più bello in assoluto.”
G.P.
Indice
Introduzione
- Il processo decisionale
- L’amalgama delle mappe mentali
- Gli occhi della mente
- La creazione delle mappe mentali
- L’attaccamento
- L’apprendimento
- Le norme
- Autocontrollo
- La cultura
- L’intelligenza
- L’architettura della scelta
- Libertà e impegno
- L’anelito all’armonia
- La grande narrazione
- Una saggezza inesprimibile
- La ribellione
- Gli anni passano
- Moralità
- Il leader
- Il lato umano
- Una nuova educazione
- Se la vita ha un senso
Ringraziamenti
Note
Indice Analitico