piacereIl piacere di lavorare

Viaggio in se stessi per ritrovare la passione del fare

Giorgio Piccinino – Centro Studi Erickson – 2006 – 242 pagg

Perché ci sono insegnanti che dopo pochi anni di lavoro finiscono per non poterne più di allievi e genitori, mentre altri per tutta la vita si sentono soddisfatti e gratificati dalla loro occupazione?

Come mai si incontrano impiegati allegri e motivati, pieni di iniziativa e altri invece tristi e delusi?

Ci sono persone che diventano oggetti e strumenti passivi nelle mani delle organizzazioni e altre invece che si sentono coinvolte e partecipi degli obiettivi del proprio ente di appartenenza.

Quali sono i fattori che determinano queste differenze di approccio? E come si può fare per riscoprire il piacere in quello che si fa?

Questo libro, che cerca di rispondere a tali interrogativi traendo spunto dalla teoria dell’Analisi Transazionale, prende per mano il lettore e lo aiuta a conoscere i suoi atteggiamenti nei confronti del lavoro e a individuare le sue potenzialità e i comportamenti più utili al suo personale progetto di felicità.

Fornisce indicazioni importanti per scoprire quali sono i passi necessari per costruire il successo in qualsiasi tipo di impiego.

Un libro come un corso di formazione per ritrovare la gioia e il piacere del fare, e per dare un significato nuovo al proprio tempo di lavoro.

Indice

Introduzione
“nutre la mente soltanto ciò che rallegra”

1 Conoscere se stessi, come sempre tanto per cominciare
“ma quando si tratta di noi c’è l’etichetta l’imbarazzo e il terrore”

2 La formazione della personalità
“la mia nascita è quando dico un tu.”

3 Le qualità disponibili per il lavoro
“in ogni trave c’è un battito di cuore, in ogni pietra”

4 Il lavoro dei bambini, cominciamo presto!
“tale preparazione ha la vita perfetta – un passato di tavole,
di chiodi, di lentezza- poi l’armatura cade proclamandola un’anima”

5 Cinque capacità cruciali per il successo sul lavoro,
e poi la gestione delle emozioni
“e anch’io solo adesso sono memoria e gratitudine e valore”

6 Il lavoro attuale: la misurazione della soddisfazione
“la solitudine che non si osa sondare- e che si vuole indovinare”

7 Appartenere, affermarsi e crescere, per chi?
“Soltanto l’ardente pazienza portera’ al raggiungimento di una splendida felicità’“

8 Le ” Spinte” individuali: la misurazione del destino obbligato
“Non riesco ad immaginarmi un sapere più beato di questo:
che si debba diventare un principiante”

9 Smettere di agitarsi, aggiustare il tiro
e riprendersi i permessi alla felicità
“siediti è festa: la tua vita è in tavola”

10 Il successo
“ed avevo quell’andatura incerta che chiamano esperienza”

11 Oltre il piacere, dare un senso al lavoro
“sì che tu possa a fondo vedere le cose nascoste”

Bibliografia