In debito o in credito
con il mondo e con la vita
Alessandra Zanuso – Baldini Castoldi Dalai – 2006 – 157 pagg
Ci sono persone che tendono a sentirsi in credito col mondo: la loro aspettativa implicita è quella di ricevere, possibilmente senza chiedere quello che vogliono. Quando la loro attesa non viene soddisfatta, provano delusione, rabbia, indignazione, si sentono come tradite dalla vita o dalle persone che le circondano.
Altre persone, invece, hanno la spontanea sensazione di dover dare, come se possedessero una cambiale esistenziale che non può mai essere del tutto estinta: si sentono in debito col mondo.
Quando sono in difficoltà, preferiscono cavarsela da sole, senza mai chiedere aiuto. Le loro delusioni sono legate al mancato riconoscimento del loro operato: affiora un sentimento di tristezza, un senso di impotenza e, nella maggior parte dei casi, più che lodi e ringraziamenti ottengono solo indifferenza. Ognuno di noi può provare alternativamente una sensazione o l’altra, ma ve ne è sempre una dominante, che riflette la nostra identità e il modo in cui interpretiamo la realtà circostante.
Forte della sua esperienza di psicoterapeuta, l’autrice ci offre la sua personale «decodifica» della psiche umana, per insegnarci a riconoscere tali atteggiamenti, indagando i sentimenti, i pensieri e i modi di agire a cui danno origine. Modi di vivere spesso estenuanti ed emotivamente dispendiosi di fronte ai quali forse è meglio riflettere se non valga la pena migliorarsi e cambiare. Una guida che ci aiuta a stare meglio con noi stessi e con gli altri, senza troppi «debiti» né «crediti» ma con il giusto equilibrio, nel rispetto di quello che si è, ma soprattutto, di quello che si dà e si riceve!
«Un giorno due allievi (Roberto e Mario) arrivano a lezione già iniziata. Entrambi portano, come causa del ritardo, le disfunzioni delle ferrovie italiane.
Mario prima bussa timidamente, poi entra in punta di piedi cercando di dare meno disturbo possibile. Sul viso un velo di tristezza e imbarazzo. Roberto, invece, apre la porta senza bussare, con fare deciso, senza dire una parola e con l’aria seccata. Il treno che ha fatto ritardo è lo stesso per entrambi, ma la versione dei fatti è differente, come è differente lo stato d’animo con cui la raccontano. Mario, benché anche lui con un sottofondo di irritazione, si sente comunque colpevole: poteva prendere il treno precedente invece di arrivare sempre al pelo. Roberto non si scusa e non ha il minimo dubbio che tutto abbia congiurato contro di lui. Anzi, è irritato per aver perso una parte della lezione. Nel caso di entrambi la diagnosi è chiara. Mario è una persona in debito. Roberto è una persona in credito. Mario: “È colpa mia, dovevo pensarci prima”. Tristezza per la propria inadempienza. Roberto: “Non è colpa mia, è solo sfortuna”. Irritazione per l’ingiustizia del mondo.»
Indice
Introduzione
Debitori e creditori: chi sono
Come riconoscere i debitori dai creditori
Strategie inconsce e piccole sfumature
Le origini del comportamento debitore e creditore
Le tre tipologie dell’attaccamento
Il rapporto fra la teoria dell’attaccamento e il debito/credito
Il bisogno di prevedere
Noi e le relazioni
I ruoli che ricopriamo
Le tante variabili
Alessandra Zanuso ha scritto anche: