Le carezze come nutrimento
I gesti e le parole che ci fanno stare bene
Giacomo Magrograssi, Baldini & Castoldi, 2017, 200 pagg.
È carezza tutto ciò che, riconoscendo l’esistenza dell’altro, comporta una comunicazione con una valenza affettiva, anche minima. Assentire sorridendo, toccare amichevolmente una spalla, dire «sono contenta di vederti», ascoltare con attenzione, dare un segno di disponibilità.
Come il cibo è indispensabile da un punto di vista fisico e permette la crescita e il mantenimento di un benessere corporeo, così avviene per quanto riguarda «le carezze come nutrimento». Sin dalla nascita siamo estremamente sensibili alla qualità e alla quantità delle carezze che riceviamo.
All’inizio si tratta soprattutto di contatto fisico attraverso le mani di chi accudisce, di odori e di sapori; poi, pian piano, ci allontaniamo dal contatto diretto e il riconoscimento si fa più simbolico, diviene carezza la parola che ci viene detta e il sorriso che ci viene fatto. Il nostro rapporto con questo speciale tipo di nutrimento, la nostra «dieta» abbondante o scarsa, equilibrata o meno, segnerà il nostro modo futuro di essere soddisfatti e di provare piacere, di recepire le carezze che ci vengono fatte da adulti e di farne a nostra volta.
Parlare di carezze significa parlare di riconoscimento. Riconoscimento di sé e riconoscimento dell’altro; e poi ancora riconoscimento di sé attraverso il riconoscimento dell’altro.
Carezze sono quelle che trasformano un neonato in un bambino, un bambino in un adolescente e un adolescente in un uomo o in una donna. Carezze sono i riconoscimenti reciproci che gli uomini e le donne si danno e che determinano la qualità della loro vita.
Una limitazione di carezze tende a riproporre avarizia di carezze, abbondanza richiama abbondanza, carezze negative ripropongono carezze negative e via dicendo.
Indice
Introduzione
Suggerimenti per gli esercizi
UNA BASE SICURA
La lampada di Aladino
Vita e stimolazione sensoriale
Alla soglia della vita
Il mondo degli animali
Sgradevole è meglio che niente
Fame di stimoli
La piramide di Maslow
Bisogno di riconoscimento
Riassunto
PILLOLE DI PSICOLOGIA
Gli “stati dell’Io”
Il dialogo interno
Linearità e circolarità
Riassunto
CHE COS’E’ UNA CAREZZA
Carezze
positive e negative
verbali e non verbali
condizionate e incondizionate
esterne e interne
Carezze e vita quotidiana
Riassunto
FARE ECONOMIA DI CAREZZE
Non dare le carezze che si vorrebbero dare
Non accettare le carezze che si desiderano
Non chiedere le carezze che si vorrebbero
Non rifuitare le carezze che non si desiderano
Non carezzare se stessi
Non dare carezze negative in modo costruttivo (rimanendo vicini)
Riassunto
CONOSCI TE STESSO
Le funzioni psichiche
Verso il mondo esterno
Percezione verso l’esterno (esterocezione)
Mondo interno
Sensazione fisica interna (propriocezione)
Pensiero (Sfera cognitiva)
Emozione/sentimento (Sfera emotiva)
Fantasia
Globalità dell’essere
Naturalezza e spontaneità
Riassunto
LA FAVOLA DEI CALDOMORBIDI
CAREZZE E NEURONI
Le nuove scienze neurologiche
Il cervello rettile (nucleo centrale primitivo)
Il cervello arcaico (sistema limbico)
Il nuovo cervello (la corteccia cerebrale)
Tra emozione e cognizione
L’intelligenza emotiva
I problemi dell’emotività
Insensibilità (o sensibilità ridotta)
Emozioni “automatiche”
Riassunto
SENZA CAREZZE NON E’ VITA
Le fasi evolutive e le carezze “di permesso”
Prima fase – Da prima della nascita ai sei mesi (periodo della simbiosi): permesso di esistere
Seconda fase – Dai sei ai diciotto mesi (perido dell’esplorazione): permesso di esplorare
Terza fase – Dai diciotto mesi ai tre anni (la prima separazione): permesso di pensare, sentire, essere diverso
Quarta fase – Dai tre ai sei anni (interdipendenza e identità): permesso di fantasticare, socializzare, avere un’identità, conoscersi e accettarsi fisicamente nel proprio genere sessuale
Quinta fase – Dai sei ai dodici anni (costruzione): permesso di essere responsabili, capaci e creativi
Sesta fase – Dai dodici ai diciannove anni (adolescenza e separazione): ripresa di tutti i permessi precedenti
E poi?
Dai Promessi Sposi
I bambini imparano ciò che vivono
Riassunto
L’EQUILIBRIO E’ EQUILIBRATO?
Un sistema complesso
Esercizi
La stabilità dell’equilibrio raggiunto
Il ruolo del “complesso”
Riassunto
CAMBIARE DIETA E’ POSSIBILE
Sincerità e verità
Il Genitore affettivo e le carezze verso se stessi
Rendere più profonda la comunicazione con chi è importante per noi
“Mi mancano carezze”
Dare carezze
Accettare carezze
Chiedere carezze
Carezze negative
Riassunto
Conclusione
Bibliografia
Altri libri
Giacomo Magrograssi ha scritto anche:
I giochi che giochiamo
I giochi psicologici in Analisi Transazionale