Nati per amare
Deterioramento e riattivazione della pulsione affettiva
Giorgio Piccinino – Mimesis Edizioni – 2016 – 292 pagg
Com’è un essere umano? Cosa vuol dire essere sani e felici? E perché il dolore e la gioia? E come si rimedia a un’umanità danneggiata e logorata? In questi ultimi anni antropologi, studiosi di evoluzionismo, di scienze
cognitive e neuroscienze, biologi, fisici, psicologi sperimentali, teologi, storici e filosofi hanno fornito nuovi apporti che stanno radicalmente cambiando il modo di vedere l’essenza più profonda e millenaria degli esseri umani. Non possiamo più andare avanti con vecchie e pessimistiche rappresentazioni dell’essere umano dimenticando la grandezza, sia in bellezza che in drammaticità, del suo sofisticato e delicato percorso evolutivo. L’autore riannoda i fili di orientamenti psicoterapeutici diversi con i più recenti contributi delle scienze umane per rispondere a queste domande e per descrivere i disturbi psicologici come deterioramenti di un insieme di pulsioni universali vitali e affettive, di un’ancestrale disposizione al bene che è indispensabile alla sopravvivenza sia individuale che della specie. Le persone soffrono quando sono snaturate, come qualsiasi essere vivente, fragile e delicato all’inizio della vita, quando non sono più in grado di evolvere, di auto realizzarsi e soprattutto di amare. Così dalla stessa parte ritroviamo il primo antagonista di Freud, Pierre Janet, e poi Balint, Maslow, Fromm, Bowlby, Bromberg, Mitchell e tanti altri, per arrivare all’ultimo Yalom e a molti italliani, fra cui Pagliarani, Cancrini, Ammaniti, Recalcati e Orbecchi, passando attraverso il contributo delle psicoterapie umanistiche e soprattutto di Eric Berne, il fondatore dell’Analisi Transazionale.
L’intervento di Marco Mazzetti alla presentazione del libro presso la Casa della Cultura
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